Scheda film

Regia: Francesco Afro De Falco
Soggetto e Sceneggiatura: Giovanni Mazzitelli
Fotografia: Luigi Cestari
Montaggio: Francesco Afro De Falco, Alessio Perisano
Scenografie: Flaviano Barbarisi
Costumi: Francesca Balzano
Musiche: Claudio Luongo
Suono: Luca Ranieri
Italia, 2012 – Mockumentary/Avventura – Durata: 80‘
Cast: Roberta Astuti, Yuri Napoli, Leonardo Bilardi, Gabriella Cerino, Stefano Jotti
Uscita: 15 novembre 2012
Distribuzione: Salvatore Mignano Communication
Sale: 26

 I predatori dell’Arcadia perduta

La giovane laureanda in Architettura Lola Verdis (Roberta Astuti) sta scrivendo una tesi sull’esoterismo napoletano. Aiutata dall’amico Davide (Yuri Napoli), esperto dell’argomento, gira per il capoluogo campano riprendendo con una handycam molti dei luoghi in cui vissero alcuni degli esponenti più noti del mondo dell’occulto e della massoneria, cercando di mettere in relazione i simboli con gli edifici. Al ritrovamento nell’abitazione di Giustiniano Lebano, maestro dell’Ordine Osirideo Egizio fondato dal Principe Don Raimondo di Sangro, di una misteriosa tavoletta, il mistero si infittirà ancora di più, nel tentativo di decifrare il messaggio dell’antico oggetto. E mentre coinvolgono maggiormente anche il professore (Stefano Jotti) di Lola e nella ricerca compaiono molti personaggi storici e sembrano profilarsi oggetti di ricerca come la fantomatica Arcadia, sul più bello l’amico scompare. E quando Lola proseguirà l’indagine con nuovi indizi, scoprirà che qualcuno l’ha già preceduta…
Interessantissimo sulla carta, il film di debutto di De Falco, realizzato da una troupe ed un cast rigorosamente under trenta, man mano che procede, perde mordente. Partita come una sorta di mockumentary, incrociando anche alcune poco significative immagine di una presunta vera ricerca sugli stessi argomenti che l’avrebbe ispirata, la pellicola finisce per diventare un film d’azione, naturalmente senza la benché minima azione. I misteri divengono sempre più fitti, la storia sempre più ingarbugliata e confusa, mentre qualcuno sembra tramare contro i due ragazzi. Il problema fondamentale di un’opera come V.I.T.R.I.O.L. è però proprio che alla fine… non c’è nessun antagonista! Quindi nessun conflitto, né alcuna dinamica narrativa. E se pure il professore sembra sapere qualcosa di più, tutto ciò rimane sospeso, facendo apparire l’intero film come niente più di una ricca puntata di “Quark” o di “Voyager”, lasciandoci perfino in attesa di un ipotetico seguito, che speriamo lungi dal venire. Ma, tralasciando una computer grafica un po’ rozza ma sufficientemente efficace, il punto più basso si tocca quando il giovane esploratore Davide, ormai immerso nelle profondità del sottosuolo partenopeo, appare con tanto di borsello al fianco e scalpello alle prese con un teschio, quale imitazione estremamente grossolana e risibile di Indiana Jones.
Per il giovane ed ambizioso regista esordiente rimane solo un’occasione sprecata, ma comunque un punto di inizio, che, anche nelle dichiarazioni del produttore Salvatore Mignano, a capo della S.M.C. (e precedentemente e parallelamente dedito alla trentennale fabbricazione di accumulatori con la sua S.M.A.), vorrebbe essere il primo mattone di una vera e propria factory napoletana riservata a talenti in erba nell’ambito cinematografico.
RARO perché… è un film esoterico!

Voto: * ***

Paolo Dallimonti