Scheda film
(Tr. Lett.: La valle del Sasquatch)
Regia, Soggetto e Sceneggiatura: John Portanova
Fotografia: Jeremy Berg
Montaggio: David Phillips
Scenografie: Todd Downing
Costumi: Audrey Frances Abeyta
Musiche: Jon Bash
Suono: Jens Larsen
USA, 2015 – Horror – Durata: 92‘
Cast: Bill Oberst jr., Jason Vail, David Saucedo, D’angelo Midili, Miles Joris-Peyrafitte, Kevin Sheen, Jordan Neslund
Uscita nel paese d’origine: 20 febbraio 2015 (Nevermore Film Festival)
Piedone l’americano
Il giovane Michael Crew (Miles Joris-Peyrafitte) si trasferisce sui monti nella baita dei nonni insieme al padre Roger (Jason Vail) per ristrettezze economiche. Mentre scorgono alcune stranezze nell’abitazione, fatte di curiose impronte e di porte lesionate, i due vengono raggiunti da Sergio (David Saucedo), amico di Roger, e da Will (D’angelo Midili), cugino di Michael. Insieme scopriranno ce la vallata è abitata dai mitologici Sasquatch (o Bigfoot o Momo o Piedoni), leggendarie creature scimmiesche spesso avvistate in America. Le loro vite saranno in pericolo, ma non solo a causa loro…
Se il delizioso Bigfoot e i suoi amici di William Dear nel 1987 (e la serie TV da esso tratta Harry e gli Henderson tra il 1991 e il 1993) affrontavano il tema in chiave favolistica e se invece Abominable (2006) di Ryan Schifrin e Exists (2014) di Eduardo Sánchez la buttavano sull’horror, Valley of the Sasquatch, esordio sul grande schermo di John Portanova, scade inesorabilmente nel trash, ahinoi, non voluto.
A parte una presentazione iniziale, con le prime vittime dei bestioni, il film impiega metà della sua breve durata a montare: dopo l’introduzione dei personaggi ed un lievissimo ancorché interminabile approfondimento psicologico, arrivano finalmente i mostri: fatti di peluche e con un volto neanche disprezzabile, tra lo scimmiesco ed il pellerossa, benché inespressivo a causa del budget bassissimo. A John Portanova si perdonerebbe anche quest’approssimazione nel make-up se solo la vicenda non procedesse in modo assolutamente convenzionale, quando non banale, tra litigi fratricidi e scelte “da horror”, ossia prive di qualsiasi logica, regalando appena qualche momento splatter solo nelle situazioni più concitate.
Uniche notazioni: una morale che sottolinea l’importanza della famiglia, sia umana che scimmioide, e l’ennesima considerazione in base alla quale l’uomo è una bestia peggiore di qualsiasi animale, reale o immaginario che sia. Per il resto, risparmiate il vostro tempo – anche se non sarà difficile, poiché la pellicola è ancora inedita da noi – e tenetevi ben lontani da Valley of the Sasquatch!
RARISSIMO perché… è un horror a bassissimo costo.
Note: presentato al XXXVI Fantafestival, il film non è MAI uscito in sala da noi. E sembra aver avuto principalmente un’assidua vita festivaliera anche in patria, senza una vera e propria uscita.
Voto: 4
Paolo Dallimonti