Scheda film
Regia: Marc Forster
Soggetto: Matthew Michael Carnahan e J. Michael Straczynski, dal romanzo di Max Brooks
Sceneggiatura: Matthew Michael Carnahan, Drew Goddard e Damon Lindelof
Fotografia: Ben Seresin
Montaggio: Roger Barton e Matt Chesse
Scenografie: Nigel Phelps
Costumi: Mayes C. Rrubeo
Musiche: Marco Beltrami
USA/Malta, 2013 – Horror – Durata: 116′
Cast: Brad Pitt, Mireille Enos, Daniella Kertesz, James Badge Dale, Ludi Boeken, Matthew Fox, Fana Mokoena
Uscita: 27 giugno 2013
Distribuzione: Universal Pictures
Gerry Lane è un ex funzionario delle Nazioni Unite. Da alcuni mesi, infatti, ha deciso di ritirarsi e dedicare le sue attenzioni alla famiglia. Non è però un funzionario qualunque, perché quando scoppia un’emergenza, che coinvolge quasi tutto il mondo, il sottosegretario alle Nazioni Unite fa di tutto per riportarlo al suo vecchio lavoro. L’emergenza non è cosa da poco: un’epidemia, che si diffonde con estrema rapidità, sta cambiando il comportamento umano, chi ne è colpito agisce come un animale rabbioso, il quale morde gli altri esseri umani e li infetta. Non c’è luogo sicuro, in poco tempo tutte le città americane vengono infettate e le informazioni frammentarie che arrivano da altre parti del mondo, dicono che l’epidemia è peggio dell’influenza spagnola. Virologi, militari e funzionari governativi si riuniscono su alcune navi militari per studiare la strategia da affrontare. Fra questi c’è anche Lane, che per salvare la sua famiglia decide di tornare in servizio e di scoprire la fonte del virus.
World War Z ricorda il film di Danny Boyle 28 giorni dopo, anche se il budget utilizzato dalla casa di produzione di Brad Pitt, protagonista del film, è sicuramente più ampio. Il film è tratto dal libro omonimo di Max Brooks “World War Z: An Oral History of the Zombie War” di cui Pitt si è appassionato, che è stato però totalmente rivisto dagli sceneggiatori. Infatti, la trama, in alcune parti, perde intensità, concentrando troppa attenzione sul protagonista, mentre la parte migliore del film riguarda gli attacchi degli zombie, che, come un formicaio impazzito travolgono chiunque si trovi sul loro cammino. Ben costruita la scena dell’attacco al muro di Gerusalemme, mentre quasi ridicolo lo spezzone in cui uno dei virologi scivola con la pistola in mano e si uccide.
Voto: 6
Fulvio Caporale
#IMG#L’involuzione della specie
Quanto tempo passa di solito prima che qualcuno in quel di Hollywood si lanci a testa bassa con al seguito una valigetta piena zeppa di dollari fumanti per accaparrarsi il caso editoriale del momento, con la speranza di bissarne il successo sul grande schermo? Il più delle volte un periodo relativamente breve, anche perché in moltissime occasioni, intorno alle suddette opere letterarie, si scatenano vere e proprie aste, in una corsa contro il tempo per battere i diretti concorrenti interessati all’acquisto dei diritti di sfruttamento cinematografico. Impossibile, dunque, che su uno dei romanzi post-apocalittici tra i più venduti e apprezzati dell’ultimo decennio, nel quale fantascienza, horror, guerra, epidemie e orde fameliche di zombi, sono i protagonisti assoluti, potesse passare inosservato. Stiamo parlando di “World War Z: An Oral History of the Zombie War”, diventato a pochissima distanza dalla sua pubblicazione nel 2006 un autentico bestseller, i cui diritti sono finiti un anno dopo nelle mani di Brad Pritt che, con la sua casa di produzione, la Plan B, è riuscito in seguito a una lunga ed agguerrita campagna a soffiarli alla Appian Way di Leonardo Di Caprio.
A sei anni di distanza da quella estenuante acquisizione, dopo una serie di ritardi e incidenti avvenuti durante la lavorazione, seguiti da una serie di continui slittamenti nella data di uscita, la trasposizione dell’omonimo romanzo firmato da Max Brooks trova finalmente il buio della sala, diventando di fatto uno dei titoli più attesi della stagione. Ed è proprio sull’onda di un battage promozionale a tappeto targato Universal che la pellicola approda in Italia a partire dal 27 giugno, in un cartellone piuttosto affollato nel quale bisognerà fare letteralmente a spallate per prevalere al box office. In tal senso, World War Z non dovrebbe avere particolari difficoltà a farsi largo nella programmazione, seppur in una ricca come quella che caratterizza l’ultimo weekend di giugno, casomai il grande ostacolo da affrontare è il caldo e la stagione balneare, da sempre nemico numero uno dei distributori.
Affidato alle mani esperte di Marc Forster, decisamente uno dei più versatili tra i registi attivi in quel di Hollywood, la pellicola non delude le attese dal punto di vista della confezione e dell’intrattenimento che ne deriva, a differenza di una scrittura che nel processo di adattamento finisce come spesso accade con il perdere per strada alcuni degli ingredienti vincenti della matrice originale. A finire nel cestino del gruppo di sceneggiatori capitanati da Matthew Michael Carnahan è, infatti, uno degli elementi chiave del romanzo di Brooks, ossia la prospettiva del singolo individuo e il tipo di narrazione in prima persona che attribuiscono all’opera una natura epistolare, poiché la trama è il frutto della successione incalzante delle varie interviste sulle vicissitudini delle persone incontrate dall’agente dell’ONU incaricato di trovare un rimedio alla pandemia che sta trasformando le popolazioni di tutte le latitudini in mandrie impazzite di zombi. Pur contestabile, tale scelta non è a nostro avviso del tutto immotivata e insensata, vista l’oggettiva difficoltà nel trasferire sul grande schermo in maniera fedele e letteraria l’architettura narrativa del romanzo. Il contrario, senza ombra di dubbio non avrebbe mai trovato corrispondenze nelle logiche del mercato e nelle teste dei produttori, perché troppo rischioso e lontano dal modello di riferimento che fa capo al blockbuster. Resta il fatto che la trasposizione che ne scaturisce non ha la stessa incisività nei contenuti proposti dal testo letterario in chiave socio-politica, quelli che avevano influenzato lo stesso Brooks al momento della scrittura e che facevano più volte riferimento al racconto “The Good War” di Studs Terkel e alla celeberrima saga dei morti viventi romeriani.
La versione cinematografica di World War Z non ha un’identità drammaturgica ben precisa, piuttosto uno schizofrenico random che costringe personaggi e storia a rimbalzare da un registro all’altro, da un genere all’altro, in un mix che funziona a fasi alterne. Il risultato è un thriller fanta-politico che attinge allo zombie movie per sfruttarne la presa che abitualmente tale filone ha sulla platea, ma anche al disaster movie e all’horror apocalittico di nuova concezione, alla pari della saga cinematografica di Resident Evil. Forster eredita così uno script che non riesce a trovare un equilibrio tra le parti chiamate in causa ed è questo il vero tallone d’Achille dell’intera operazione (lo stesso si può dire de La guerra dei Mondi spielberghiano). Questo costringe lo stesso regista a puntare sulla spettacolarizzazione della messa in quadro e i risultati non tardano ad arrivare anche grazie a un buon uso del 3D (degni di nota l’incipit di Philadelphia, la fuga sul tetto della famiglia Lane con il successivo recupero in elicottero e quella notturna del protagonista nell’aeroporto nordcoreano), a scapito del suo consueto lavoro di omogeneizzazione della componente drammaturgica e introspettiva con quella più squisitamente tecnico-stilistica che tanto aveva offerto al pubblico in film come Neverland, Monster’s Ball o Il cacciatore di aquiloni, al fine di aumentare in maniera esponenziale il tasso adrenalinico della storia, un po’ come successo con il 22esimo episodio del franchise di James Bond a lui affidato, ossia Quantum of Solace.
Voto: 6 e ½
Francesco Del Grosso
Clip “Legge Marziale”
Clip “Devo Andare”
Featurette “Colonna Sonora”
Featurette “MUSE”
Clip “Philadelphia”
Clip “Airplane Attack”
Clip “Arm Chop”
Clip “Attacking the Chopper”
Clip “Tetto”
Clip “Madre Natura”
Sketch di Brad Pitt Al al Late Night with Jimmy Fallon
Clip “Non c’è rimasto un posto che se la passi bene”
Spot “Più aggressivi”
Spot italiano ufficiale
Clip “Non Posso Lasciare la Mia Famiglia”
DOWNLOAD Clip “Broken Mirror”
Video Newswrap
Muse Live in London following The World War Z World Premiere