Scheda film
Titolo originale: X
Regia, Soggetto e Sceneggiatura: Ti West
Fotografia: Eliot Rockett
Montaggio:David Kashevaroff e Ti West
Scenografie: Tom Hammock
Costumi: Malgosia Turzanska
Musiche: Tyler Bates e Chelsea Wolfe
Suono: Chris Hiles e Ken Saville
USA/Canada, 2022 – Horror – Durata: 105′
Cast: Mia Goth, Jenny Ortega, Brittany Snow, Scott Mescudi, Martin Henderson, Owen Campbell, Stephen Ure
Uscita in sala: 14 luglio 2022
Distribuzione: Midnight Factory (Koch Media)
La repressione sessuale genera mostri
1979. Una piccola troupe di sei persone, tre uomini e tre donne, decide di girare un film porno in una zona rurale del Texas. Sono gli anni d’oro del cinema a luci rosse e hanno tutti grandissime ambizioni, ma l’anziana coppia che li ospita e che vive nella casa affianco, composta da Howard e Pearl, potrebbe non avere le migliori intenzioni nei loro confronti…
Ti West, da chi scrive apprezzato regista horror indipendente – suoi gli ottimi The innkeepers e The sacrament – con questo X: A sexy horror story si lancia nell’universo mainstream e si consacra non più cineasta da tenere d’occhio, ma autore a tutto tondo.
Già a partire dalla prima inquadratura, apparentemente in 4:3, come le immagini pornografiche girate dalla troupe che poi vedremo nel film, la quale poi si allarga rivelandosi essere solo incorniciata dalla porta di una stalla, il regista di The house of the devil fa la sua dichiarazione d’intenti. Sperando di non spoilerare, la singolare Mia Goth, oltre ai panni di una delle sexy starlette, la debuttante Maxine, interpreta, sottoponendosi a dodici ore di trucco quotidiane, anche l’anziana Pearl, in un folgorante corto circuito narrativo: quando la non più giovane aguzzina le griderà di essere una puttanella degenerata, di essere uguale a lei, destinata a finire proprio come lei, e ancora di essere una troia, nient’affatto innocente o speciale e che le verrà portato via tutto esattamente come è successo a lei, meta-cinematograficamente lo sta dicendo a se stessa. Non a caso durante le riprese del film Ti West ha girato un prequel, intitolato proprio Pearl, scritto nell’attesa che le restrizioni da Covid-19 consentissero di iniziare le riprese di questo film. E che non vediamo l’ora di vedere.
X: A sexy horror story si propone come una via di mezzo tra Psycho & Non aprite quella porta e Boogie nights, con molteplici citazioni di tutti e tre. E omaggia il cinema degli anni settanta, non solo quello porno, pure nel montaggio, curato anche dallo stesso regista, quando, come in Easy rider, passa da una scena all’altra in un rapido alternarsi delle due.
Ti West tende anch’egli, come molti altri grandi colleghi, a fare spesso lo stesso film: alcune persone che si trovano a filmare o registrare qualcosa in un contesto pericolosamente più grande di loro. In The innkeepers i suoni o le presenze dentro l’hotel, mentre in The Sacrament il documentario sulla comunità.
È più di uno slasher, molto ben scritto, studiato pedissequamente a tavolino, a volte fin troppo, come il predicatore che compare come leitmotiv in un appassionato sermone dal televisore perennemente accesso, le cui parole a tratti didascalicamente vanno a commentare le vicende che avvengono nella casa degli orrori, talvolta in modo identico pur se in contrasto rispetto a ciò che si vede sullo schermo, ma che poi avrà un ruolo importante per una rivelazione finale che contribuisce ad arricchire notevolmente il senso del film. Ossia che, oltre ad un parallelo evidente tra il tempo che scorre, la bellezza fugace e l’autostima, la repressione sessuale genera mostri. E quindi il cinema (porno) è libertà, gioia, vita, anche oltre la morte. Solo il Cinema, in assoluto, può spezzare quell’incantesimo che è il tempo che vola via.
Voto: 7 e ½
Paolo Dallimonti