Scheda film
Regia e Montaggio: Adam Wingard
Soggetto e Sceneggiatura: Simon Barrett
Fotografia: Andrew D. Palermo
Scenografie: Thomas S. Hammock
Costumi: Emma Potter
Musiche: Mads Heldtberg, Jasper Justice Lee e Kyle McKinnon
USA, 2011 – Horror – Durata: 94′
Cast: Sharni Vinson, Joe Swanberg, AJ Bowen, Nicholas Tucci, Wendy Glenn, Margaret LaneyAmy Seimetz
Uscita: 19 settembre 2013
Distribuzione: Eagle Pictures
Gruppo di famiglia in un inferno
Una coppietta viene brutalmente assassinata in una casina sperduta nel bosco. Sono solo le prove generali, poiché la numerosa famiglia Davison, interamente riunitasi nella loro casa di campagna, dovrà vedersela con gli stessi killer, intenzionati a decimarli, a cominciare dalla prima freccia scoccata a tradimento che colpisce il giovane Drake (Joe Swanberg). Purtroppo per loro i malintenzionati non hanno però fatto i conti con Erin (Sharni Vinson), fidanzata di Crispian, cresciuta in una famiglia un po’ strana che le ha insegnato le arti della sopravvivenza. Sarà una lotta animalesca all’ultimo sangue…
Scorrendo la trama di You’re next non si possono rinvenire enormi affinità con quella di film quali Home invasion (TV movie recentemente approdato da noi come Il gioco della vendetta), The strangers ed anche l’ultimissimo La notte del giudizio. In più il film di Adam Wingard ha l’intuizione di coniugare il solito slasher movie (qui in variante domestica o, per meglio dire, “home invasion”), sempre più attuale nei nostri tempi di grande globalizzazione come anche di estrema diffidenza verso il prossimo nostro, con il torture porn: pochi dettagli ci sono infatti risparmiati, gli omicidi avvengono in piani ravvicinati ed il sangue scorre a fiumi. Naturalmente dietro la carneficina famigliare si nasconde un piano preciso, ordito da terzi neanche troppo distanti, che non tarderà a venire allo scoperto prima della metà del film, ma anche altre sorprese, molte delle quali prevedibili, non mancheranno di saltar fuori.
Il gioco è sapientemente condotto da Wingard, che non esita a mettere in scena trovate apparentemente insensate, che la sceneggiatura, col proseguimento (e lo svelamento) dell’intrigo renderà ben più plausibili. Lo spettatore è tenuto così costantemente col fiato sospeso, titillato dal desiderio di scoprire prima che cosa stia realmente accadendo e poi quale piega riusciranno a prendere gli eventi.
Il regista è però il primo a non prendere nulla sul serio, azzardando un finalissimo goliardico e scanzonato, forse in tono minore rispetto al resto del film, e chiamando a collaborare, stavolta davanti alla macchina da presa, due notissimi registi dell’horror indipendente statunitense quali Larry Fessenden e Ti West, rispettivamente nei ruoli di una delle prime due vittime e di un componente della banda di assassini mascherati.
Voto: 6 e ½
Paolo Dallimonti