Scheda serie
Regia: Paola Randi, Ivan Silvestrini, Margherita Ferri e Mohamed Hossameldin
Soggetto: Menotti, da un’idea originale di e liberamente ispirato al romanzo “Non ho mai avuto la mia età” di Antonio Dikele Distefano
Sceneggiatura: Antonio Dikele Distefano, Stefano Voltaggio, Massimo Vavassori, Carolina Cavalli e Lisandro Monaco
Fotografia: Daniele Ciprì
Montaggio: Pietro Morana
Scenografie: Paolo Bonfini
Costumi: Chiara Ferrantini
Suono: Bruno Glisbergh
Italia, 2021 – Fantastico
Cast: Giuseppe Dave Seke, Haroun Fall, Beatrice Grannò, Richard Dylan Magon, Daniela Scattolin, Madior Fall, Virgina Diop
Uscita: 21 aprile 2021
Distribuzione:Netflix
L’uomo nero invisibile
Omar (Giuseppe Dave Seke) è un giovane ragazzo di origini africane che vive nel Barrio, un quartiere proletario della periferia di Milano, insieme al padre e alla sorella, dopo che la madre sembrerebbe averli abbandonati quando lui era bambino. Il sogno di Omar sarebbe quello di lasciare l’Italia per coltivare la sua grande passione: diventare disegnatore di fumetti. Ma un giorno, inaspettatamente, scopre di avere il dono dell’invisibilità. E quando il suo quartiere sarà in pericolo, minacciato da persone senza scrupoli che non voglionolas4, insieme a nuovi amici dovrà usare il suo potere per salvare tutti i suoi abitanti, diventando (super)eroe suo malgrado…
Creata da Menotti e liberamente ispirata al libro “Non ho mai avuto la mia età” di Antonio Dikele Distefano, qui anche co-sceneggiatore, la nuova serie TV di Netflix sicuramente non brilla per originalità. C’era già stato nel 2014 Il ragazzo invisibile di Gabriele Salvatores che, se pure osava un po’ nella prima parte, poi ripiegava sullo scopiazzamento pedissequo degli “X-Men”. Certo, qui ci sono gli italiani di seconda generazione e non un ragazzino biondo e riccioluto, ma anche la metafora dell’invisibilità in un giovane di colore dell’estrema periferia, quindi uno “Zero” assoluto, rischia di suonare alquanto banalotta, nulla più che una variazione sul tema.
Quello che però funziona nella serie sono sicuramente la freschezza e la spontaneità degli attori che regalano credibilità ai loro personaggi. Spiccano tra tutti Giuseppe David Seke nel ruolo del protagonista Omar/Zero, Beatrice Grannò in quello della tenera fiamma Anna e Daniela Scattolin nei panni della determinata amica Sara. Anche la gradevole cornice hip-hop riesce a dare un perché alla storia e a conferirle giusto mordente.
Per il resto la serie, composta da 8 brevi episodi di meno di mezz’ora ciascuno, racconta di vicende piuttosto semplici e fin troppo prevedibili sin dalle prime immagini, tanto da far comprendere da subito le possibili evoluzioni della vicenda senza troppi colpi di scena. Ma di sicuro nella sua ingenua leggerezza riesce a regalare qualche ora di spensierato divertimento. E di questi tempi non è poco…
Note: la sere in 8 episodi debutta il 21 aprile 2021 su Netflix.
Voto: 6
Paolo Dallimonti