Scheda film
Regia: Cosimo Alemà
Sceneggiatura: Cosimo Alemà, Riccardo Brun
Fotografia: Edoardo Carlo Bolli
Montaggio: Maria Fantastica Valmori
Scenografie: Giada Esposito
Costumi: Cristiana Agostinelli
Musiche: Andrea Farri
Suono: Piergiuseppe Fancellu
Italia, 2016 – Drammatico – Durata: 100′
Cast: Diego Germini, Irene Vetere, Jacopo Olmo Antinori, Salvatore Esposito, Clementino, Francesco Siciliano, Aldo Vinci, Fedez, J-Ax, Martin Chishimba, Eradis Josende Oberto
Distribuzione: Koch Media
Uscita: 28 aprile 2016
Freestyle, dai casermoni fantasma ai palchi, dai tetti grigi alle sale di registrazione. Dalla A alla Zeta… “Io sarò Re e tu sarai Regina”. Sangue, microfoni, cocaina…”Sono Alex, questa è la mia storia”.
Dalle stalle alle stelle, slalom di parole e speranze, tra Corviale e super attici fantomatici, gelosie, rancori, perdita. Il cantante col broncio squattrinato, la bella parrucchiera che non accetta compromessi, l’amico debole che cede, dalla consolle ad altre droghe. Tutti eroi, almeno per un giorno. Loro che dal ghetto di miserie quotidiane lottano per non dover guardare indietro, per scalare la cima e restarci. Ma si fa guerra fuori, quando la guerra è dentro, perché sono/siamo tutti stranieri, cuori “affogati” nell’inverno dello scontento, cuori trafitti, traditori traditi, rapiti, riscattati, tra bagliori di ori e lamiere, nella periferia del viaggio verso la propria identità.
Vent’anni, orfano di madre e figlio di padre umile, da Genova alla Capitale tra un banco di pescheria e i vicoli dello spaccio, sotto la felpa del centro commeriale rabbia ardente, e frasi in cerca d’autore. Parabola filoamericana di un rapper alla scoperta di se stesso, dell’amore e della gloria, nelle sue forme audaci, elettrizzanti, distruttive.
Scritto e diretto da Cosimo Alemà, Zeta, dal 28 aprile in sala. Astro fulgido del mondo degli spot commerciali e dei videoclip, Alemà firma sin dai primi anni ’90 una profusione di video per le personalità musicali italiane più disparate, Zero Assoluto, Fabri Fibra, Club Dogo, Subsonica, Mengoni, Anna Tatangelo e compagnia mista. Nel 2011 l’exploit cinematografico, con la sua opera prima, l’horror Un giorno senza fine, mentre nel 2013 dirige un insolito action, rocambolesco, cinico e drammaticamente impregnato di umori antropologici e sociali seppur ridotti ai minimi termini, La Santa.
Con Zeta i mondi di Alemà scivolano “easy” l’uno sull’altro in un romanzo di formazione in cui Alex perde definitivamente l’innocenza (le canzoni provate in garage con gli amici, il tifo alle partite di pallavolo, le serate alcoliche rassegnate ma divertite, l’erba venduta ai coetanei altrettanto spaesati), trova l’occasione inattesa per esibirsi e passa da una produttore all’altro, metabolizzando(ne) feste, scazzottate, vuoti esistenziali, appartamenti troppo vuoti, presunzioni, egoismi, vizi, promesse. Finché la morte ferisce di soppiatto la sua vita come quella dei compagni di sempre, e Alex si costringe a cercare un palco diverso, nello spirito prima che sulla folla.
Musical-biopic forse, geometricamente aggrappato alle sbavature ritmiche di una battaglia a colpi di strofe, sniffate, accoltellamenti, baci rubati sotto ai portici, amplessi dietro finestre senza vetri, famiglie disfunzionali e stereotipi dello show biz. Fiaba scura che ai dialoghi inevitabilmente mocciani, che lambiscono appena il contesto in cui i protagonisti sono immersi, aggancia l’adrenalina di un montaggio serrato e fluido, nonostante i 100 minuti del film.
Alemà compone con tecnica rodata il suo racconto di e per gioventù (quasi) bruciata a metà tra Fame, Eight Mile, Amici defilippiani, popolato di star dell’hip-hop tricolore, da Fedez, a J-Ax (sogno/apparizione nel cesso dei grandi magazzini), da Clementino, a Ensi, passando per Briga, Rocco Hunt e Baby K (alcuni nei panni di se stessi), tutto in prima persona rap, con la voice over nonché doppio, anzi raddoppiamento del protagonista, che ripercorre anche la propria biografia, infatti Diego Germini, interprete di Zeta, è nella realtà il rapper Izi, classe 1995, qui al suo esordio attoriale e autore di alcune musiche della colonna sonora.
Un’opera confezionata per i teen e non solo, che stanno a metà, “né bruchi né farfalle”, e nella matematica della sopravvivenza sperano di fare la differenza, eroi forse, per un giorno.
Voto: 6
Sarah Panatta